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Live # One



L'idea di registrare il nostro lavoro dal vivo risale alla registazione del nostro lavoro del 2003. L'allora tecnico e guru Fabrizio Argiolas in più di una occasione è stato chiamato a fare il fonico nei nostri concerti, e a lui si deve il seme dell'idea primigenia.
Ovviamente a quel tempo le limitazioni tecnologiche erano molto diverse da quelle attuali, ma l'idea ha potuto sedimentare per un bel pezzo, fino all'arrivo nella band di Ezio Cauda, il quale ha ripreso l'argomentazione con convizione ed energia. Ed insistenza. E ripetitività. FInchè poco alla volta abbiamo cominciato a crederci tutti.
Quando poi, negli anni, abbiamo potuto aggiornare la nostra strumentazione in modo adeguato, siamo finalmente arrivati ad averne la possibilità.

Quasi per scherzo abbiamo cominciato a registrare i concerti del 2015 in multitraccia digitale, 32 tacce separate, e ci siamo ritrovati tra le mani un prodotto certo un poco grezzo e assolutamente lontano dalla perfezione, ma che ci sembrava riproducesse in modo realistico quello che noi sentiamo di essere. Un gruppo centrato sul lavoro intenso di voci e cori, con un groove preciso e energico, e con i soli straripanti di Ezio.
Ecco, tutto questo ci sembrava di ritrovarlo intatto nelle registrazioni. Così, inizialmente per gioco e senza crederci troppo, abbiamo cominciato a lavorarci sopra, e man mano è cresciuto il desiderio e la consapevolezza di poter fare un lavoro che ci soddisfacesse.
Tra tutti i pezzi dei concerti abbiamo scelto per questo nostro primo lavoro Live quelli più energici e veloci, senza sufficiente spazio per le ballate che pure sono presenti nel nostro set list. Ma per quelle magari c'è un "Live # Two" in futuro, no? ;-)
Così abbiamo ascoltato le varie versioni dei diversi concerti, scelto quelle venute meglio (e pazienza per qualche errore qua e là), e poi abbiamo cominciato a lavorarci sopra. Lavorare di equalizzazione e compressione, lavorare sui volumi, aggiungere qualche dettaglio piccolo qua e là.
Con una regola ferrea: nessuna correzione vocale, niente autotune, come si suol dire. Nessun campionamento, nessun loop, tutto rigorosamente suonato.
Quando molti anni fa abbiamo intrapreso la strada del live senza basi e senza click, dopo averle usate per anni, ci siamo imbattuti in limitazioni importanti, sopratutto per il modo di suonare di oggi. Abbiamo deciso di accettarle per privilegiare l'istinto nella creazione musicale. E questo crediamo che sia quello che viene fuori da questo lavoro.
Dopo notti e weekend passati a lavorare di scalpello e poi di lima e poi di bisturi, dopo ore di riascolti, abbiamo deciso che eravamo pronti per sottoporci al trattametno dell'amico di sempre, Fabrizio, al Punto Rec Recording Studios. Dopo due serate-nottate a lavorare di mastering, la parte audio era pronta.
Nel frattempo abbiamo stressato Roberto e Patrizia, i creatori della grafica, senza sosta. Due amici che hanno avuto la pazienza di ascoltare le nostre idee, anche se non coincidenti con le loro, e di accontentarci in tutto. E adesso il lavoro ci soddisfa.
Certo, è vero che non c'è mai un momento in cui definiresti il disco completato. Avresti sempre almeno ancora un piccola modifica da fare, sempre ancora una, per milioni di anni. Ma crediamo di aver ottenuto un buon compromesso. E speriamo che condividere con voi il nostro piacere trasmetta a voi la stessa gioia che abbiamo avuto noi a crearlo.
Se avete piacere di ascoltarlo potete trovarlo su:

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